Consigli di manutenzione delle tende
e tappezzerie
Tutti i tessuti necessitano di una pulitura
regolare, la polvere e i fumi chimici sono sempre presenti nell’aria
e si posano su tende e tessuti.
Prima di pulire le tende, drizzare le corde tiranti,
togliere i ganci, pesi e altri oggetti di metallo.
Strizzare il tessuto gentilmente, evitando di strofinare energicamente.
E’ importante che il tessuto lavabile in lavatrice venga trattato
con cura, mai a temperatura più alta di quella consigliata e
mai più a lungo del necessario.
Preferire saponi liquidi neutri o molto delicati; verificare sempre
che siano ben diluiti prima d’immergere i tessuti, l’uso
di agenti candeggianti deve essere evitato.
Aggiungere un cucchiaio di aceto bianco o bicarbonato di sodio in lavatrice
per rinfrescare e togliere i cattivi odori dalle tende.
Le tende diventeranno più bianche se si userà metà
della dose di detersivo consigliata e una bustina di lievito.
Stirare con ferri a vapore preferibilmente con copertura (camicetta)
per evitare l’effetto lucido.
Evitare l’asciugatura con esposizione ai raggi solari per non
scolorire le tinte.
Prima che le tende si asciughino completamente, allargare il tessuto
gentilmente per riguadagnare larghezza e lunghezza.
I tessuti di copertura o per tappezzeria dovrebbero essere regolarmente
spazzolati o puliti con aspirapolvere.
Trattare sempre le macchie il più velocemente possibile asciugando
immediatamente con tessuto o carta assorbente; non sfregare per non
allargare e farla penetrare di più nel tessuto.
La tappezzeria può scolorirsi se a diretto contatto con i raggi
solari che penetrano attraverso i vetri.
Appendere le tende
Quando si appendono le tende, toccare le pieghe in posizione agendo
con le dita all’ingiù lungo la piega naturale.
Le tende dovrebbero essere appese sufficientemente lontano dal vetro
della finestra per evitare il contatto in caso di condensa.
Si sconsiglia il montaggio delle tende a contatto con fonti di calore
che potrebbero favorire un allungamento o un accorciamento delle fibre.
Tendaggi
Tende in seta.
La seta è una meravigliosa fibra naturale di origine animale
e per quanti sforzi vengano fatti, è impossibile garantire l’omogenietà
produttiva tra partita e partita.
Pertanto i tendaggi in seta possono anche presentare delle lievi imperfezioni
quali: fiammature, fili irregolari, leggeri cambi di tono che sono caratteristici
di questo tessuto e ne garantiscono la preziosa unicità.
Le tende in seta hanno principalmente una funzione decorativa e non
vanno quindi usate come frangisole; qualora la tenda sia destinata ad
una esposizione al sole, consigliamo una fodera di protezione o di limitarne
al minimo l’esposizione ai raggi diretti.
Lavare a secco o a mano in ammollo in acquq non
superiore ai 30° con sapone neutro.
La seta riacquista lucentezza se lavata in acqua e aceto; non usare
ipoclorito se lavati a secco, non
centrifugare né strizzare.
Stirare a ferro tiepido senza vapore.
Tende in misto seta
Questo tipo di tendaggio viene lavato delicatamente a mano, in ammollo
in acqua non superiore ai 30°, a secco senza l’uso di ipoclorito,
anche in lavatrice a 30ç senza centrifugare né strizzare.
La stiratura è consigliata a ferro tiepido senza vapore.
Tende in lino
Lavare a mano o in lavatrice in acqua con temperatura max a 30°,
non centrifugare né strizzare.
La stiratura con tessuto umido a media temperatura.
Tende in misto lino
Questo tipo di tendaggio viene lavato delicatamente a mano, in ammollo
in acqua non superiore a 30°, a secco, senza l’uso di ipoclorito,
anche in lavatrice a 30° senza centrifugare né strizzarew.
Stirare il tessuto umido a media temperatura,
.
Tende in cotone e misto cotone
Lavare sia amano che in lavatrice con acqua a temperatura non superiore
a 30°.
Non centrifugare, né strizzare. Stirare con ferro a media temperatura.
Tende leggere
Tulle – Organza – Reti – Voilè – Crepe
– Merletti.
Il modo più semplice è lavarli a mano come segue: prima
di lavarle scuotere la polvere che si è accumulata; immergere
le tende in acqua tiepida con sapone o detergente.
Per raggiungere la lucentezza aggiungere uno sbiancante per tende all’acqua.
Non vanno lavate a secco o in lavatrice poiché le strutture delicate
potrebbero danneggiarsi.
Se si usa la lavatrice meglio mettere le tende più delicate in
un sacco protettivo.
Appendere le tende ancora umide.
Tende stropicciate
Lavare sia a mano che in lavatrice con acqua con temperatura non superiore
a 30°.
Meglio se protetti con un sacco. Non stirare
Tessuti per l’arredamento
Tessuti stampati in cotone o in misto lino.
Il lavaggio viene effettuato in acqua o in lavatrice a 30# senza centrifugare
né strizzare; se il lavaggio viene effettuato in ammollo risciacquare
abbondantemente.
Stirare a media, bassa temperatura.
Tessuti tinti in filo e tele unite tinte
in pezza.
Si consiglia il lavaggio delicato in acqua, sia a mano che in lavatrice
a 30à senza centrifugare;
risciacquare abbondantemente con acqua corrente se si tratta di lavaggio
per ammollo.
Per l’asciugatura si consiglia la non esposizione ai raggi solari.
Stiratura del tessuto al rovescio a media, bassa temperatura.
Tessuti grezzi
Il lavaggio viene effettuato in acqua tiepida senza usare candeggianti
o anche in ammollo; dopo
Di che risciacquare abbondantemente con acqua corrente.
Non stropicciare e stirare a media temperatura.
Tessuti damascati policotone
Lavarli con acqua tiepida sia a mano che in lavatrice senza centrifugare.
Usare sempre saponi neutri.
Stirare a bassa temperatura.
Velluti
Si consiglia il lavaggio a secco senza usare candeggianti.
Eventuale stiratura con ferro a bassa temperatura.
Usare l’aspirapolvere con spazzola periodicamente per ravvivare
il pelo.
Velluti operati in cotone
Lavabili in acqua a 30#, non centrifugare in caso di lavaggio in lavatrice.
Sirare a bassa temperatura; usare l’aspirapolvere per ravvivare
il pelo.
Tessuti cinigliati
Per questi tipi di tessuti pur essendo in percentuale maggiore composti
da cotone si consiglia il lavaggio a secco senza usare candeggiant;
eventuale stiratura a media temperatura.
Tessuti damascati – Liserè –
Lampassi
Ove sia presente un’alta percentuale di rayon o viscosa, vanno
lavati esclusivamente a secco.
Pelle
Per la normale pulizia di tutti i giorni si può procedere passando
un panno inumidito con latte
scremato e acqua in eguale misura, senza strofinare.
Se la parte è molto sporca, si può procedere allo stesso
modo usando una soluzione di sapone di Marsiglia diluito in acqua tiepida,
infine strofinare leggermente con spugna pulita e imbevuta di
Acqua.
E’ sufficiente pulire a fondo il tutto una volta l’anno.
Non utilizzare mai alcool o solventi nonché i comuni detersivi
o preparati vari per le pulizie in genere; non trattare mai la pelle
con oli di varia natura.
E’ molto importante non esporre i manufatti in pelle alla luce
diretta del sole.
Tessuti in microfibra
Pulire frequentemente il tessuto dalla polvere con aspirapolvere o con
una spazzola morbida idonea;
passare un panno o una spugna inumidita con sola acqua, far asciugare
e ravvivare infine il pelo con una spazzola morbida.
Parliamo di macchie e prodotti antimacchia
Capita spesso d’imbattersi, nella vita di
tutti i giorni, nel problema delle macchie sia sui tessuti che sulle
pelli. Spesso questo problema può essere risolto con un semplice
lavaggio in acqua e detersivo, ma, altre volte, non è possibile,
I tessuti delicati di lana o di seta, per esempio, si rovinano presto,
se sono sottoposti a ripetuti lavaggi; Così i tessuti d’arredamento
spesso non sono rimovibili dall’oggetto a cui sono applicati.
Altri tessuti, viceversa, pur asportabili, sono per dimensioni o forma,
difficilmente sottoponibili al lavaggio; per esempio i tappeti: Altri
ancora invece fanno parte integrante dell’arredo murario, come
le carte da parati, le tappezzerie e le moquettes; inoltre alcune macchie
sono resistenti ai lavaggi con acqua e sapone, in tutti questi casi
e in tanti altri ancora, è necessario trattare le macchie con
appositi smacchiatori.
Esistono oggi in commercio bombolette spray sia per il trattamento preventivo
delle macchie, sia per quello di rimozione delle stesse.
Lo spray antimacchia ricopre le fibre tessili con un sottile film di
resina sintetica rendendole impermeabili e perciò resistenti
alla quasi totalità delle macchie.
Con una semplice spazzolata o con il passaggio di un panno umido si
toglie così la macchia senza necessità di lavaggio.
Lo spray smacchiatore, viceversa, è composto da miscele di solventi,
che aggrediscono la macchia sino a dissolverla
Alcune sostanze assorbenti, unite in queste formulazioni servono a trattenere
i residui della macchia, una volta dissolti. Così spazzolando
il tessuto, dopo che è evaporato il solvente, si toglie la macchia.
Questi smacchiatori hanno però il difetto di essere aspecifici,
cioè di essere adatti a tutte le macchie,
ma di non trattare in maniera ottimale nessuna di esse.
Quindi se la macchia è estesa, o è di tipo particolare,
spesso questi smacchiatori falliscono, o smacchiano solo in parte; perciò
è necessario conoscere dei prodotti alternativi con cui trattare
i tessuti.
I prodotti smacchianti alternativi, di cui abbiamo appena detto sopra,
sono dei solventi di uso comune, facilmente reperibili in un qualsiasi
negozio di casalinghi.
Aceto
L’aceto di vino è una miscela di acido acetico e acqua
contenente una piccola percentuale di altri prodotti di degradazione
del vino: E’ indicato per risciacquare lana e seta, dopo il lavaggio,
eliminando i residui di detersivi e dando brillantezza a queste fibre;
va usato diluito: un cucchiaio in circa un litro d’acqua, può
opacizzare alcune fibre sintetiche.
Acetone
E’ un solvente usato per togliere le macchie di smalto e vernice;
danneggia però le fibre sintetiche e artificiali.
Acqua ossigenata
E’ piu un decolorante che uno smacchiatore, va perciò usata
con molta cautela sui tessuti colorati e su quelli sintetici; Si usa
normalmente quella a 12 volumi, diluita in acqua ad una percentuale
del 10-20%.
Alcool
E’ un ottimo solvente di origine naturale, adatto a sciogliere
le macchie di inchiostro e morchia,
ma va usato con cautela, soprattutto sulle fibre artificiali e sintetiche
e diluito sempre con acqua.
Ammoniaca
E’ una sostanza a carattere basico di odore pungente, va usata
diluita al 15-20%, non è indicata
per i tessuti di lana e seta.
Benzina
E’ usata per macchie di olio, grasso, cera e resine; Lascia facilmente
alone ed è pericolosa per l’alta infiammabilità;
Non si può usare su tessuti delicati o cerati.
Trielina
E’ uno dei più usati smacchiatori, perché dissolve
grasso, olio e vernici, non lascia alone, essendo molto volatile. E’
però pericolosa a causa dell’alta infiammabilità.
Latte
Contiene lattosio, caseina, Sali minerali e grassi; Ha un’acidità
bassissima, vicina a ph 7, serve per smacchiare la pelle e i tessuti
delicati.
Succo di limone
Contiene essenzialmente acido citrico ed acqua; essendo un acido molto
debole è adatto a smacchiare lana e seta al posto di prodotti
più energici.
Trementina o essenza di trementina
E’ un solvente simile all’acquaragia, toglie le macchie
di vernice, resina e catrame, ma lascia spesso l’alone; va usata
con cautela su tessuti delicati.
Borace
E’ un sale di boro usato per togliere alcune macchie dal cotone
e dal lino.
Etere
E’ un solvente altamente infiammabile, dall’odore caratteristico,
si presta a togliere macchie di grasso, morchia e unto; reagisce con
la seta, solubizzandola; perciò non va mai usato con tessuti
anche misti di questa fibra; è molto volatile e lascia difficilmente
l’alone.
Glicerina
E’ contenuta in piccole percentuali nei saponi, è utile
in aggiunta ai detersivi sintetici, nel lavaggio degli indumenti di
lana per renderli morbidi:
Si usa come smacchiatore per togliere particolari tipi di macchie.
Metodi di smacchiatura
Prima di accennare al trattamento delle singole
macchie, vediamo i metodi da seguire per smacchiare nel miglior modo
possibile un tessuto.
a)La macchia va tolta prima possibile, infatti una
macchia appena fatta non ha avuto il tempo di penetrare nella fibra
e di legarsi con essa; invece una macchia secca è ben penetrata
nel tessuto, inoltre è priva di solvente evaporato nel frattempo;
e se era costituita da prodotti aggressivi per la fibra o per il colore,
ha avuto il tempo di degradarli, danneggiandoli irrimediabilmente.
b)La macchia, soprattutto se estesa va tolta con
un panno, imbevuto nel prodotto solvente, strofinandolo dall’esterno
verso l’interno e mai viceversa.
c)Quando si hanno tessuti delicati, colorati o a
fibra pelosa, è bene smacchiare tamponando la macchia senza sfregare.
d)Quando la macchia è penetrata nel tessuto,
occorre smacchiare mettendo sotto la stoffa un panno assorbente (garza
di cotone, ovatta, o anche un fazzoletto ripiegato) su cui vadano a
fissarsi i residui rimossi dallo smacchiatore.
e)Per avere i migliori risultati è necessario
smacchiare la lana con un panno di lana, la seta con un panno di seta
e così via.
f)Le macchie di olio e di grasso si tolgono più
facilmente se si cospargono, appena fatte con talco; Questo dopo che
ha assorbito completamente l’olio o il grasso, va spazzolato via;
quindi il segno rimasto sul tessuto deve essere trattato con l’apposito
solvente.
g) Per evitare la formazione di aloni è
bene usare non troppo solvente e fregare col panno
finchè il tessuto non è completamente asciutto.
Trattamento delle macchie più comuni
Acqua zuccherata su lana, cotone, velluto, pelle
ecc. smacchiare con acqua tiepida ed eventualmente con etere; su seta:
smacchiare solo con acqua tiepida.
Acqua piovana Su lana, seta e fibre delicate: inumidire
con un panno bagnato e far evaporare con fohn o ferro da stiro.
Su cuoio: inumidire il capo con vapor d’acqua e una volta asciugato,
lucidare con pelle scamosciata.
Su pelliccia: Spazzolare con spazzola umida. |